costellavano il monte Pisano. Fu ufficialmente abbandonato nel 1750, anche se fino alla metà dell’ottocento è stato abitato da un eremita. Il complesso si articola intorno ad una serie di grotte naturali, tra cui quella maggiore è detta “della goccia”; qui, sino ad alcuni decenni fa, l’8 settembre si svolgeva un’affollata processione di fedeli che credevano nei poteri curativi delle gocce d’acqua cadute dalla volta rocciosa. Intorno alle grotte si svilupparono la chiesa dedicata a Santa Maria, ad unica navata, e due costruzioni monastiche. All’interno della chiesa restano alcuni lacerti degli affreschi risalenti al XVI sec.. In quest’eremo secondo la tradizione avrebbe soggiornato Sant’Agostino.
GUARA IL VIDEO