Creare un polo di attrazione naturalistico, didattico, scientifico e religioso, riconosciuto sia a livello nazionale che internazionale.

Questa è l’idea d’impresa intorno alla quale ho costruito il mio progetto di sviluppo imprenditoriale. Valorizzare e far rivivere un’area sul piano paesaggistico, socioculturale, religioso con annessi i piani di salvaguardia della fauna in via d’estinzione. Un’idea d’impresa ben precisa che mi ha permesso di valutare in via preventiva le eventuali leve strategiche da attivare: innovazione, reti, territorio, qualità, agro energie, fattoria didattica ecc…tutto accuratamente descritto in questo progetto. L’intuizione da sola non è sufficiente a decretare il successo di un’attività. Questa idea d’impresa, se pur apparentemente vincente e allettante, è stata accompagnata, prima, dopo e durante l’elaborazione, da un’analisi del territorio, del mercato e delle normative vigenti e ciò mi ha permesso di individuare tutte le caratteristiche e le potenzialità aziendali. Un progetto arduo, quasi faraonico, ma in realtà si tratta solo di armarsi di buona volontà e realizzare le opere a partire dalla maggior parte della materie prime già esistenti sul posto,come terreni e boschi. E come dice Macchiavelli: “Dove c’è una grande volontà non possono esserci grandi difficoltà”

L’area interessata, con vista panoramica sulle Apuane e sul mare, si trova nel Comune di San Giuliano Terme in provincia di Pisa, precisamente occupa circa 60 ettari del Monte Maggiore di proprietà di Diego DI BARI.

Il Monte Maggiore rappresenta la punta nord ovest della catena dei monti pisani che si affaccia sulla Versilia.

A valle si fronteggiano la Rocca di Ripafratta, il fiume Serchio e le torri di avvistamento medioevali. Tutte perfettamente visibili lungo i percorsi esistenti. Come si evince dalla cartina sottostante, il Monte Maggiore è interessato dai percorsi 10 – 44 – 45 del C.A.I. che garantiscono la vista della Rocca di Ripafratta del 1162, delle Torri Centino e Niccolai del 1300 e per finire il convento di Rupe Cava del 1200 a quota 292. Importante è anche la vista meravigliosa di Nozzano Castello e delle cime dei monti toscani.

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A quota 400 mt del Monte Maggiore esiste un sentiero panoramico di circa 1,5 km che gira intorno alla cima del monte.

Se il tempo lo permette, è possibile scrutare le Apuane, le Cinque Terre, l’isola d’Elba, la Gorgona e l’isola di Capraia, nonché a scorgere le montagne rocciose della Corsica. Più vicino, senza difficoltà si può vedere benissimo il lago di Massacciucoli, la Versilia, Pisa – P.zza dei Miracoli, Livorno e una buona parte del percorso del fiume Serchio. Una grande varietà di paesaggi e bellezze naturalistiche, testimonianze storiche e culturali che offrono un suggestivo punto di osservazione del panorama circostante.

Barone Brigante Barone Brigante
9Km
9 km da Pisa
9km
9 km da Lucca
15
15km da Viareggio
70 ettari
70 ettari del Monte Maggiore
Il Monte Maggiore inoltre, è posto in una posizione strategica

Si trovi infatti a 9 km da Pisa, 9 km da Lucca e 15 da Viareggio, quindi raggiungibile senza alcuna difficoltà, grazie anche alla stazione ferroviaria di Ripafratta e alla strada asfaltata detta “Quattro Venti” che parte dal paesino di Molina di Quosa e arriva fino al piano di Pugnano. Questa sua favorevole posizione , oltre al fatto d’esser facilmente percorribile a piedi, lo rende piacevole meta di escursioni. Molte infatti, sono le associazioni che spinte da un panorama ricco e unico di fascino, organizzano escursioni.

Per concludere in bellezza

Possiamo aggiungere anche che il Monte Maggiore è spesso sorvolato da decine di vele colorate di parapendio a testimoniare ancora una volta la sua posizione favorevole e invidiabile sul mare e sui monti.

La diversità delle attività, sinergicamente legate l’una all’altra, potrà dar luogo a diversi ambiti lavorativi, garantendo l’impiego a molteplici fasce di addetti ai lavori.

Scopri di più
Un viaggio nella Toscana da cartolina.
Un panorama ricco di fascino!
Esempio di escursione organizzata:

Ripafratta – Cerasomma – convento Rupe Cava


Visitate il sito del WWF di Pisa: wwfpisa.blogspot.com
Spedite le foto fatte durante le gite a wwf-pisa@comune.pisa.it

Capogita: Mario Tinagli Grado difficoltà: medio Dislivello: 400 m Durata del percorso: 5 ore Lunghezza: 11 Km
Ritrovo alla stazione ferroviaria Pisa centrale ore 8,30

Acquistare il biglietto ferroviario a/r per Ripafratta Partenza treno 8,50 arrivo a Ripafratta ore 9,07 Ritorno da Ripafratta ore 16,50 arrivo a Pisa C. 17,12 oppure 17,50-18,12
Itinerario:
partenza dalla stazione di Ripafratta. Si percorrerà il sentiero 10 e successivamente il 45 che ci permetterà di raggiungere l’abitato di Cerasomma. Giunti in prossimità della polla del Bongi ci immetteremo sul sentiero 44. Lungo il percorso troveremo il rudere del castello Passerino (quota 239) fino a raggiungere La Romagna e con la speranza di poter raccogliere le castagne. Dopo la sosta per il pranzo al sacco prenderemo il sentiero 10 fino al convento di Rupe Cava ( qta 292). All’intersezione col sentiero 45 potremo notare la torre Niccolai; ripeteremo l’ultimo tratto del sentiero 10 del mattino fino alla stazione di Ripafratta.